Collaborazioni | Temi | Sezioni | Casi Pratici | News | Link | Home
 
Casi pratici

Danno Professionale

LO SHAMPOO PUO' FAR MALE
di Valerio Cirfera

RICORSO CONTRO INAIL
PER IL RICONOSCIMENTO DI DERMOPATIA PROFESSIONALE



Sig.ra xxxx di anni 45 di professione parrucchiera.

VISITA DERMATOLOGICA

Anamnesi:
lavoratrice del comparto acconciatura (lavaggio, taglio, trattamenti estetici dei capelli) con sviluppo di dermatite delle mani durante il lavoro. La paziente e' esposta cronicamente a prodotti cosmetici di comune impiego nell'attività di parrucchiera come detergenti per capelli, tinture, balsami e prodotti per la messa in piega e la permanente. La stessa riferisce che i problemi di pelle, molto pruriginosi, sono insorti per la prima volta sul dorso delle mani, poi sono stati interessati i palmi e successivamente gli avambracci in modo parziale. L'andamento della dermatosi e' altalenante con periodi miglioramento e di acuzie, anche in rapporto con l'esposizione a sostanze non proprie dell'ambiente lavorativo (si tenga presente la circolare Inail n° 34 del 31-07-87; vedi la normativa all'interno del sito). Il tutto viene documentato dall'interessata presentando le certificazioni relative ai periodi di inabilità temporanea assoluta, l'esito dei tests epicutanei positivi al nichel e parafenilendiamina eseguiti in strutture pubbliche secondo la serie standard G.I.R.D.C.A.. All'epoca della visita non era ancora costituita la S.I.D.A.P.A.

Sintomatologia soggettiva:
La paziente riferisce di avere a livello delle mani:
- prurito
- bruciore
- cociore


Esame Obiettivo:
evidenti manifestazioni eritemato-desquamative alle mani specie al dorso, con note ipercheratosiche e tratti xerotici e lichenificati frammisti a spacchi ragadiformi; coesiste interessamento secondario prossimale delle avambraccia.

Decorso clinico:
l'impegno clinico e' persistente nel tempo, la dermatite e' cronica, stabilizzata e resistente alle cure, con frequenti episodi di riacutizzazione che hanno costretto la paziente ad abbandonare il lavoro definitivamente.

Esami diagnostici:
sono stati eseguiti tests epicutanei della serie GIRDCA, con risultato positivo per allergia al nichel solfato(+++)e parafenilendiamina(+++), rilevante per DAC alle mani.

Terapie eseguite:
topiche e generali dermatologiche con scarsi risultati.

Diagnosi:
dermatite allergica cronica da contatto (D.A.C.)

CONSIDERAZIONI MEDICO-LEGALI
La dermatosi della paziente e' da considerarsi di origine professionale poiché e' dovuta all'esposizione cronica, prolungata e diluita nel tempo, ad agenti nocivi irritanti ed allergenici presenti nell'ambiente lavorativo come il nichel e la parafenilendiamina. Tale affermazione trae conferma dal totale rispetto dei criteri costitutivi del nesso di causalita' in base a:
1. anamnesi
2. clinica
3. esami diagnostici
4. test di arresto - ripresa
5. episodi di inabilita' temporanea al lavoro


Valutazione del danno alla persona
Il giudice ha riconosciuto alla lavoratrice lo stato di malattia professionale in modo conforme alla legislazione vigente, configurando una inabilità permanente al lavoro del 20% (20 punti in percentuale).

Segue referto fotografico:



Dott. Valerio Cirfera
Specialista in Dermatologia e Venereologia a Lecce
Perfezionato in Valutazione del Danno alla Persona in Medicina Legale e delle Assicurazioni




 

Copyright © 2005-2015 DermatologiaLegale.it - All rights reserved     •     privacy policy     •     cookie policy