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Casi pratici

Contenzioso

DEI BRUFOLI IN RITARDO
di Valerio Cirfera

CONSULENZA MEDICO-LEGALE DERMATOLOGICA
-di parte-
su un caso di contenzioso per idoneità lavorativa.


Prima Visita
La Sig.ra xxxx di anni 35, si presentava all'osservazione del sottoscritto in un giorno di piena estate per manifestare il suo disagio per alcune lesioni sul viso che non recedevano con l'applicazione di "tante…. creme e lozioni". Anzi qualsiasi approccio curativo sembrava peggiorare la situazione clinica a tal punto che "si vergognava" di stare a contatto con il pubblico durante il suo lavoro di ogni giorno. La stessa chiedeva una cura più efficace perché "non accettava di vedersi in quella maniera" e una certificazione della malattia cutanea al fine di assentarsi dal lavoro in quanto temporaneamente inabile.

Anamnesi
- Lavorativa: impiegata alle pubbliche relazioni in un'azienda di servizi.
- Patologica remota: nulla di rilevante eccezion fatta per una dermatite seborroica del viso e una cute tendenzialmente acneica, sin da ragazza.
- Patologica recente: da alcune settimane comparsa di lesioni arrossate al viso, circoscritte, multiple, appena rilevate sulla pelle, fastidiose e pruriginose . Tali lesioni si abradevano in seguito al grattamento a volte irrefrenabile. Da alcuni giorni si assentava dal lavoro perché non riusciva a svolgere la sua mansione di "sportellista". Le lesioni peggioravano in concomitanza di episodi d'ansia, di conflittualità e depressione.

Esame Obiettivo Dermatologico
Paziente con cute seborroica, presenta a livello del viso, soprattutto nella sua parte medio-inferiore, multiple lesioni eritemato-papulose escoriate in fase flogistica circoscritte e disposte irregolarmente ed in piccola parte ricoperte di minuscole crosticine siero-ematiche. Si apprezzano altresì piccoli noduli superficialmente ulcerati ed esiti discromici appena accennati.
Diagnosi: acne escoriata dell'adulto su verosimile base nevrotica.


Prescrizioni
- Laboratoristiche: routin + assetto ormonale
- Tampone cutaneo delle lesioni per la ricerca microbiologica di base: presenza di germi comuni…
- Consulenza neuro-psichiatrica per escludere patologie psico-somatiche e/o somato psichiche


Referto: …nevrosi ossessivo-compulsiva….


Terapia:
  • astenenzione dai microtraumatismi locali
  • antisettici locali
  • ansiolitici per via generale
  • breve ciclo di antibiotici
  • supporto psico-terapeutico


Controlli dermatologici successivi
La dermatosi non migliorava affatto, anzi…. L'astensione dal lavoro continuava …… per alcuni mesi; continuavano anche i controlli neuro-psichiatrici e le terapie ansiolitiche, antidepressive e psicoterapeutiche. Nel mese di ottobre, il sottoscritto proponeva terapia con retinoidi per os, alla dose di 0,5 mg/kg/die, poiché tutte le precedenti non avevano sortito alcun effetto. Dopo circa 20-30 giorni di iniziale peggioramento, il quadro migliorava alquanto fino a stabilizzarsi senza lesioni apprezzabili dopo tre mesi di terapia. Di pari passo migliorava anche il quadro psicologico, anzi giungeva a guarigione completa, con grande soddisfazione della paziente. Il ritorno al lavoro però comportava un "effetto collaterale non previsto" responsabile del risvolto medico-legale e sociale che ha giustificato la presente pubblicazione. Il datore di lavoro, date le numerose assenze della paziente, le disponeva una visita medica collegiale perché a suo avviso non era più idonea a svolgere le sue mansioni lavorative.

In sede di commissione medica collegiale
Il sottoscritto sottolineava che l'acne escoriata può essere considerata una malattia a doppia valenza, psico-somatica e somato-psichica, idonea a giustificare l'inabilità temporanea assoluta al lavoro. Il miglioramento estetico può essere seguito da miglioramento neuro-psichico con ritorno alla normalità intra-personale e relazionale della paziente e quindi all'idoneità di rientro al lavoro.
La commissione si esprimeva favorevolmente e disponeva la normale ripresa occupazionale.


Considerazioni medico-legali
L'acne escoriata è considerata una forma acneica particolare, che può aggravare un'acne volgare o insorgere d'amblè in età non più giovanile, su terreno seborroico e tendenzialmente acneigeno, specie nel sesso femminile. Si localizza per lo più al volto con comprensibili risvolti neuro-psichici nevrotici per cui è definita una malattia cutanea somato-psichica o psico-somatica, nel caso sia l'espressione di un disturbo psichico di fondo. Infatti dagli psichiatri è classificata come l'equivalente cutanea di una nevrosi ossessivo-compulsiva. Essa porta ad una maniacale manipolazione delle lesioni, che aggravandosi possono innescare un circolo vizioso che può interferire con i rapporti socio-lavorativi della paziente. Quest'ultima vive con estremo disagio, si isola, si chiude in casa e tende in tutti i modi di mascherare con trucchi ed i capelli il suo viso.


Conclusioni
Nel caso specifico la guarigione del disturbo cutaneo ha portato al ritorno della serenità nel mondo interiore ed esteriore della paziente e le ha consentito un felice ritorno al suo amato lavoro.

Segue referto fotografico:



Dott. Valerio Cirfera
Specialista in Dermatologia e Venereologia a Lecce
Perfezionato in Valutazione del Danno alla Persona in Medicina Legale e delle Assicurazioni




 

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