DDI (Donne Dermatologhe Italiane)

Non mandare in fumo la pelle

Acne e fumo
J. L. Sinagra, B. Capitanio
Istituto San Gallicano, Roma

L’acne è una dermatosi frequente, nella cui patogenesi l’ipercheratinizzazione dell’infundibolo e l’iperseborrea hanno un ruolo primario. I numerosi recettori presenti sui cheratinociti e sui sebociti fanno sì che esistano molti fattori in grado di influenzare l’esordio e il decorso di questa malattia. In particolare, un ruolo interessante sembra essere svolto dai recettori acetilcolinici (nicotinici e muscarinici) presenti sui cheratinociti e su sebociti. Studi in vitro e su modelli in vivo hanno infatti dimostrato che la stimolazione dei questi recettori (soprattutto i nicotinici, di cui la nicotina è il principale agonista farmacologico) è in grado di provocare ipercheratinizzazione e modificazione della produzione e della composizione del sebo.

Nonostante i lavori pubblicati sulla correlazione tra acne e fumo abbiano mostrato risultati controversi, tra i pazienti del nostro Ambulatorio dedicato all’acne abbiamo osservato una forma caratterizzata dalla predominanza di lesioni ritenzionali (cisti e comedoni) con scarsi o assenti fenomeni infiammatori, particolarmente frequente tra le fumatrici adulte.

Per verificare la frequenza della forma di acne sopra descritta e l’eventuale correlazione con il fumo di sigaretta, la prima parte del nostro studio è stato effettuato su un campione di 1046 soggetti di sesso femminile afferenti al nostro Istituto. In un secondo momento, è stato avviato uno studio allargato a tutto il territorio nazionale per il quale sono state arruolate 1830 donne (912 non fumatrici e 918 fumatrici). Su i entrambi i campioni, i dati ottenuti hanno dimostrato una stretta correlazione tra la forma di acne descritta e il fumo di sigaretta. La gravità di alcuni quadri, le peculiarità cliniche e la stretta correlazione con il fumo di sigaretta collocano questa forma di acne quale nuova entità nel novero delle patologie cutanee legate al fumo.