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Dalla natura un prezioso aiuto contro la Psoriasi o la dermatite Seborroica del cuoio capelluto
A. Frattasio, F. Pisa*, M. Sallustio
Clinica Dermatologica
*DPMSC Istituto di Igiene ed Epidemiologia
Università degli Studi di Udine


 

La Psoriasi e la Dermatite seborroica sono dermatosi a carattere eritemato-desquamativo , che pur avendo eziologie diverse possono essere entrambe trattate con topici cheratoregolatori. Nel corso dell’ultimo anno presso la nostra clinica abbiamo seguito 20 pz (10 affetti da psoriasi e 10 affetti da dermatite seborroica) con lesioni cutanee del cuoio capelluto che sono state trattate con una lozione* a base di agenti ad azione cheratolitica (Catrame vegetale - Salix alba; Urea; Acido salicilico; Lattato di ammonio), antimicotica (Climbazolo) ed antiflogistica (Allantoina; Aloe barbadensis; Bisabololo).

Nell’ambito dei pz psoriasici sono stati reclutati soggetti che non erano sottoposti a trattamenti sistemici, né farmacologi né fisici (raggi UV), al fine di eliminare ogni tipo di interferenza da parte di altre terapie e correlare l’esito finale esclusivamente all’azione della lozione testata. I pz sono stati trattati per 2 mesi con un protocollo applicativo diverso per i due gruppi. I pz psoriasici applicavano la lozione sul cuoio capelluto la sera, quotidianamente per 1 mese, poi a giorni alterni per un altro mese; mentre i pz affetti da dermatite seborroica effettuavano applicazioni giornaliere per 15 giorni, poi a sere alterne per altri 15 giorni ed infine 2 volte a settimana per 1 mese.

Dopo la visita iniziale i pz venivano quindi rivalutati a distanza di 15 giorni (T15), dopo 1 mese (T30) e dopo 2 mesi (T60) dall’inizio della terapia.

Per valutare clinicamente l’evoluzione delle patologie nei pz trattati si è ricorso a due indici di gravità (IG): uno per i pz psoriasici IGp ed un altro per i pz con dermatite seborroica IGds.

L’ IGp corrisponde ad uno score ottenuto dalla somma dei punteggi relativi a eritema, desquamazione, spessore delle chiazze psoriasiche, moltiplicato per l’area interessata dalle lesioni.

L’ IGds invece è il risultato della somma dei punteggi relativi a eritema, desquamazione, prurito, moltiplicato per l’area interessata. Gli aspetti clinici sono stati valutati sulla base di un punteggio da 0 a 4 (0= assente; 1= lieve; 2= moderato; 3= severo; 4= molto severo) ed anche l’area di interesse è stata quantificata sulla base di un punteggio da 0 a 4 (0= assente; 1= <25%; 2= 25-50%; 3= 50-75%; 4= 75-100%) .

Al termine dello studio è stata evidenziata una buona risposta clinica soprattutto nel gruppo dei pz affetti da dermatite seborroica in cui il miglioramento è stato ottenuto in tempi più brevi rispetto ai pz psoriasici consentendo anche di avere un buon controllo della malattia alle dosi di mantenimento.

Non si sono verificati nel corso dello studio effetti indesiderati associati all’uso della lozione, che è risultata ben tollerata, grazie alla sua formulazione priva di alcol, non oleosa, che ha consentito una buona compliance dei pz. L’unico disturbo riportato da 3 pz psoriasici e 1 pz con dermatite seborroica è stata l’intensa desquamazione del cuoio capelluto, sottoforma di squame furfuracee soprattutto nel corso del primo mese di trattamento. Tale evento è ascrivibile ad un intenso processo cheratolitico, mediato soprattutto dall’azione del catrame vegetale e dell’urea contenuti nella lozione, che sono responsabili di un effetto decapante spiccato, soprattutto nei casi di psoriasi, ove le chiazze eritemato-desquamative del cuoio capelluto particolarmente spesse erano causa di evidente desquamazione. Per ovviare a questo antiestetico effetto collaterale connesso all’uso della lozione è stato consigliato ai pz di eseguire frequenti shampoo.

(* Dermosile lozione)

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