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CORSO SILD: Laser avanzato

Laser Q-switched: principi e protocolli applicativi nella rimozione dei tatuaggi
P.L. Bencini, M. Laurenza
Italian High Tech network in Dermatological Sciences


 

I tatuaggi sono patologie i cui cromofori sono costituiti da strutture molto piccole e che pertanto sono caratterizzate da un tempo di rilascio termico (trt) estremamente breve: il trt indica il tempo che un cromoforo impiega a perdere per conduzione il 50% del suo calore. Per la loro rimozione si impiegano particolari laser, chiamati q-switched, in grado di emettere impulsi della durata di nanosecondi con potenze di picco nell’ordine dei megawatt. Grazie a queste caratteristiche di emissione tali apparecchiature determinano la distruzione del target non per coagulazione/carbonizzazione, ma grazie a meccanismi fotomeccanici.in grado di disgregare il cromoforo per fenomeni di cavitazione, senza che il calore prodotto dall’interazione laser-tessuto abbia il tempo di diffondere alle strutture anatomiche circostanti dannegiandole.

Data la grande variabilità di pigmenti utilizzati dai tatuatori è essenziale conoscere quale lunghezza d’onda utilizzare in relazione al cromatismo dell’inchiostro, infatti la sorgente laser va scelta in base alla capacità del pigmento (cioè del suo colore) di assorbire selettivamente determinate bande luminose:

  1. Pigmenti neri: per fototipi scuri è preferibile utilizzare la lunghezza d’onda 1064 nm, perché questa lunghezza d’onda interferisce meno con la melanina epidermica, che compete per assorbimento ottico con i pigmenti neri.
  2. Blu-verde: hanno un picco di assorbimento per le lunghezze d’onda comprese fra 625 e 755 nm. Utilizzare laser rubino od alessandrite
  3. Rosso, arancione, bruno, viola, colori carnei: laser ktp 532 nm
  4. Giallo:l’assorbimento della luce da parte di questo pigmento cala progressivamente per le lunghezze d’onda superiori a 520 nm. Di fronte a tatuaggi gialli: tentare con laser ktp 532 nm.

Dopo l’irraggiamento laser il pigmento viene frammentato e vaporizzato. I successivi meccanismi biologici che porteranno allo schiarimento del tauaggio sono complessi: i pigmenti localizzati più superficialmente verranno eliminati principalmente per via. Invece i pigmenti localizzati più profondamente, dopo la loro frammentazione, saranno clivati per fagocitosi, Anche le alterazioni pirolitiche molecolari con le conseguenti variazioni delle caratteristiche ottiche del pigmento contribuiranno all’oscuramento ottico del pigmento piu’ profondo.

Problematiche

  • Numero di sedute: il numero di sedute è estremamente, in relazione alla grande eterogeneità delle moòlecole utilizzate,a alle dimensioni del tatuaggio ed al volume globale del pigmento. L’intervallo ottimale fra le singole sedute è ritenuto di 4-6 settimane.
  • Effetti collaterali:
    • Microcicatrici
    • Iper ed ipopigmentazioni
    • Persistenza profonda del pigmento
    • Annerimento del tatuaggio (per tatuaggi carnei contenenti pigmenti ferrici)
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