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CORSO: Tricologia
 

La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS): l’iperandrogenismo,
la riproduzione femminile e, soprattutto, la Sindrome Metabolica

V. A. Giagulli

Dipartimento di Medicina Interna, U.O. di Malattie Metaboliche e Diabetologia PP.OO. Monopoli-Conversano, P.O. di Conversano (BA) ASL BA


 

La PCOS è il maggior disturbo endocrino (6%) delle donne in età fertile. Il fenotipo sindromico è diverso da soggetto a soggetto. Non c’è una singola, unificante definizione, né un unico test né consenso sui criteri della diagnosi. Sino alle soglie del 2000, la diagnosi si basava sull’esclusione della sindrome dalle forme organiche di iperandrogenismo maggiore (Sindrome adreno-genitale a comparsa tardiva, tumori ovarici e/o surrenalici e Sindrome di Cushing, ecc.) (National Istitute Health meeting, 1990). Attualmente, la diagnosi viene basata su tre criteri di inclusione proposti dalla Consensus Conference di Rotterdam (2003): segni clinici e biochimici di iperandrogenismo e/o cronica anovulazione con irregolarità mestruale e/o ovaie policistiche. La compresenza di 2 su tre dei suddetti criteri pone diagnosi di PCOS caratterizzando nello stesso tempo il fenotipo della paziente. Tuttavia, resta veramente non facile identificare in maniera accurata (anche soprattutto a seguito delle tecniche di determinazione diretta dei livelli circolanti del testosterone) la condizione biologica di iperandrogenemia, nonché identificare i criteri che definiscono il quadro ecografico dell’ ovaio policistico.

L’eziologia è sconosciuta, anche se il principale disordine che sostiene la PCOS sembra essere l’insulino-resistenza con il conseguente iperinsulinismo compensatorio. Difatti, l’iperinsulinemia e l’insulino-resistenza è presente sia nel fenotipo con obesità (il più numeroso) che in quello con normopeso. L’iperinsulinemia sembra essere l’anello di congiungimento che media l’anovulazione cronica, l’incremento della secrezione degli androgeni (aumento a livello delle cellule tecali dell’attività enzimatica P450 17α idrossilasi e 17-20 desmolasi) e, soprattutto, la Sindrome Metabolica (iperglicemia. Ipertrigliceridemia, obesità aneroide e ipertensione, ecc) o il Diabete mellito conclamato. Pertanto, è necessario che tutte quelle donne che presentano segni clinici di iperandrogenismo (alopecia, acne ed irsutismo) con o senza irregolarità mestruali (oligo-amenorrea) vengano studiate con indagini accurate (testosterone, SHBG, curva da carico di glucosio con insulinemia, HOMA index, monitoraggio ovulatorio ed ecografia ovarica, ecc.) allo scopo di evitare di non identificare quei casi che possono essere affetti da PCOS che, nel tempo, sviluppano una Sindrome Metabolica o un Diabete franco e, che quindi, presentano un rischio di malattia cardiovascolare superiore a quelle donne non affette da PCOS.

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