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SESSIONE INTERATTIVA: La mia ricetta per....

 

Prurito genito-anale
C. Pelfini
Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia


 

E’ perfettamente condivisibile l’affermazione di Degos che nel suo magistrale trattato asseriva: ”Il prurito anogenitale è il più frequente e il più ribelle dei pruriti regionali”.

A fronte di una patologia di questo tipo ci si trova a dover gestire e risolvere una serie non indifferente di problemi, anzitutto di tipo diagnostico: il prurito è diffuso all’intera area o localizzato ad ano, vulva o scroto? È essenziale o si abbina ad una sintomatologia obiettivamente rilevabile? Ha una genesi locale o sistemica? E’ attribuibile a una specifica patologia dermatologica? E’ ovvio che una diagnosi precisa è indispensabile per prescrivere una corretta terapia e, in questo caso, qual è la più frequente possibilità di imbattersi in una determinata patologia ed età e sesso, incidono e come su questa? Certo nei pruriti acuti è relativamente facile pensare ad un’infezione o ad una dermatite irritativa, spesso da contatto, ma nelle forme croniche il problema è generalmente più complesso. Se non ci aiuta il riscontro di una sintomatologia obiettiva deponente per uno dei lichen, per una psoriasi, o per una dermatite seborroica, se i sintomi rilevabili sono unicamente quelli di escoriazioni e lichenificazioni o del solo prurito, prima di definirlo “essenziale” ci corre l’obbligo di escludere una patologia sistemica e sopratutto di non lasciarci sfuggire il sintomo prodromico o d’accompagnamento di una patologia neoplastica locale. Un altro problema è come e quando avvalersi della collaborazione di colleghi ginecologi, urologi, proctologi, visto le sedi “di confine” o, meglio, come spesso succede, di riappropriarsi di questa patologia. La terapia, a fronte di una patologia infettiva, raramente pone problemi, la problematica del lichen scleroatrofico è nota, come pure il trattamento delle classiche forme dermatologiche, la terapia del prurito essenziale è sicuramente più complessa e, talvolta, in pazienti refrattari al trattamento è lo psichiatra il collega di riferimento.

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