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Dermatologia Clinica

Le dermatiti da autoaggressione in età pediatrica
M. Paradisi, E. Finore*, C. Pedicelli, M. G. Cacciaguerra, A. Provini, E. Andreoli*
VII Divisione Dermatologia Pediatrica, IDI IRCCS Roma
*Laboratorio Di Psicologia*, IDI IRCCS Roma


 

Nella pratica clinica può accadere di trovarsi di fronte ad un bambino che presenta lesioni dermatologiche che reputiamo essere conseguenti a condotte di autoaggressività. Esse comprendono quadri clinici assai variati, con gradienti di gravità diversissimi. Alcune di esse infatti, come i cosi detti “dermotics”, sono molto banali, come la onicotillomania e l’onicofagia, potendo essere considerati abitudini “normali” in alcune fasi dello sviluppo. Altri dermotics, come la tricotillomania, assumono un differente significato a seconda dell’età in cui si manifestano. Vi sono poi le escoriazioni nevrotiche, dovute a grattamento o a graffiature; le zone privilegiate sono quelle del viso e delle braccia anche se possono essere situate in tutte le regioni accessibili. Sono molto più frequenti nelle femmine che nei maschi ed i pazienti. sono consapevoli delle loro azioni e non negano la propria responsabilità nel provocarsi le escoriazioni, ma le condotte che portano alle escoriazioni sono chiaramente compulsive. Nelle dermatiti artefatte, dovuta ad un comportamento non consapevole e senza la finalità di ottenere benefici secondari, il paziente si induce delle lesioni dermatologiche utilizzando strumenti più elaborati che il semplice grattarsi, strofinarsi o scalfire la pelle con le proprie mani e pertanto tali condotte possono anche provocare esiti permanenti importanti.

Un caso a parte è costituito dalla Sindrome di Munchausen per procura, una forma di abuso su minore molto rara, in cui il piccolo paziente può subire danni gravi o anche essere in pericolo di vita.

Presupposto indispensabile per la risoluzione delle condotte di dermatite artefatta/patomimia è la ridefinizione delle dinamiche relazionali che non sono funzionali al benessere del bambino e delle persone per lui significative e a questo obiettivo deve essere primariamente finalizzato l’intervento psicologico. Sono da evitare le rassicurazioni inadeguate e/o le aspettative di cura inopportune; è anche importante non diminuire la significatività che ha per il piccolo paziente e i suoi genitori la guarigione delle manifestazioni organiche e non colpevolizzare i familiari.

Martedì 16

Mercoledì 17

Giovedì 18

Venerdì 19

Sabato 20

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