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CORSO: EMERGENZE IN DERMO-ALLERGOLOGIA

Inquadramento clinico delle orticarie
M. Caproni, C. Cardinali


 

L’orticaria è una dermatosi caratterizzata dall’eruzione più o meno diffusa e monomorfa di pomfi e cioè di rilievi solidi, circoscritti, fugaci, subentranti che risolvono con completa restitutio ad integrum, dovuti ad un edema circoscritto del derma superficiale.

Quando un infiltrato liquido circoscritto impegna il derma profondo o il sottocutaneo si ha il quadro dell’angioedema. Orticaria e angioedema abitualmente coesistono o si alternano in occasione di recidive, giustificando il termine ampiamente utilizzato in letteratura di Sindrome orticaria-angioedema (SOA).

La SOA può manifestarsi anche con l’aspetto clinico dell’orticaria-vasculite, dell’orticaria colinergica, della sindrome orale allergica, dell’anafilassi indotta da sforzo. Nell’orticaria-vasculite i pomfi durano a lungo, sono spesso accompagnati da una componente purpurica e risolvono con esito desquamativo mentre il prurito è modesto o assente. La comparsa eruttiva di piccoli elementi pomfoidi duro-elastici, circondati da un eritema con sfumatura violacea caratterizza il quadro clinico dell’orticaria colinergica.

Nell’ambito dell’orticaria cronica (OC), forma che persiste per un periodo di tempo superiore alle 6 settimane, viene identificata una variante di recente classificazione che è definita orticaria cronica autoimmune (OCAI).

L’OCAI si distingue dalle altre forme di OC per un quadro clinico più grave, l’associazione con malattie autoimmuni, il maggior numero di sintomi sistemici e la resistenza al trattamento antistaminico

Martedì 16

Mercoledì 17

Giovedì 18

Venerdì 19

Sabato 20

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