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Focus on: Il melanoma oggi

Le altre tecniche diagnostiche
G. Pellacani
Clinica Dermatologica, Università di Modena e Reggio Emilia


 

La metodica dell'epiluminescenza (dermoscopia), che consente di visualizzare strutture poste al di sotto della superficie cutanea, ha reso possibile l'osservazione di aspetti altrimenti non visibili ad occhio nudo, dotando il dermatologo di un indispensabile ausilio diagnostico in particolare nella dermatologia oncologica. La dermoscopia ha permesso un miglioramento della accuratezza diagnostica di oltre il 20% rispetto alla semplice osservazione clinica, con un rapporto di escissione tra lesioni maligne versus lesioni benigne di circa 1:4. Al fine di individuare elementi non visibili ad occhio nudo utili ad una miglior definizione diagnostica delle lesioni esaminate, tecniche di spettrofotometria sono state applicate alle lesioni pigmentate cutanee, rilevando tra l’altro la possibilità di documentare un maggior assorbimento dell’infrarosso nei melanomi, probabilmente corrispondente a presenza di pigmento melanico in profondità. La microscopia laser confocale a riflettenza rappresenta una innovativa metodica di indagine non invasiva della cute, fino al derma papillare, a risoluzione quasi-istologica. Lo studio delle principali caratteristiche dermoscopiche delle lesioni pigmentate cutanee con laser confocale ha mostrato una elevata correlazione con la istologia. In particolare, atipie citologiche e strutturali, sia negli strati superficiali sia a livello giunzionale e del derma papillare possono essere facilmente evidenziate fornendo utili informazioni per una diagnosi di natura e permettendo un significativo incremento della specificità diagnostica rispetto alla dermoscopia. Accanto a tali metodiche prettamente orientate ad una definizione diagnostica, occorre ricordare l’ecografia ad alta frequenza, la quale, nonostante singolarmente non fornisca informazioni riguardo la natura del tessuto esaminato, è in grado di fornire una misura attendibile dello spessore del tumore in sede pre-operatoria, con conseguente possibilità di una migliore pianificazione chirurgica in melanomi spessi.

In conclusione, nel futuro del dermatologo si profila un approccio multistrumentale alle lesioni pigmentate cutanee, consentendo una sempre più raffinata diagnosi di natura ed una accurata caratterizzazione del tumore, utili per la pianificazione terapeutica ed il follow-up dei pazienti.

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Mercoledì 17

Giovedì 18

Venerdì 19

Sabato 20

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