SESSIONE INTERATTIVA: La mia ricetta per....
Disidrosi
La disidrosi è una malattia infiammatoria cronica recidivante della pelle delle mani e dei piedi appartenente allo spettro dell’eczema. I trattamenti, sia locali che sistemici, sono di limitata efficacia e l’uso di alcuni farmaci è gravato da un alto rapporto rischio beneficio senza garantire la prevenzione di ulteriori ricadute. Nuove opzioni di trattamento sono pertanto necessarie. Sono numerose le ricerche e le pubblicazioni su nuovi trattamenti emergenti per la disidrosi. Tra i recenti sviluppi,di attualità sono gli inibitori della calcineurina (TCI) e la tossina botulinica A (BTXA). Lo svantaggio del BTXA è la necessità di eseguire iniezioni, ma si stanno compiendo sforzi per sviluppare un topico, sotto forma di unguento. Il Bexarotene gel è stato utilizzato per trattare le mani affette da dermatite cronica, con buona efficacia nel tipo ipercheratosico. Non vi è attualmente nessuna prova della efficacia del trattamento a base di piante medicinali. Gli studi su tali trattamenti sono di attualità nell’area extrascientifica. Il trattamento sistemico con un retinoide di nome alitretinoina è stato ampiamente studiato sulla dermatite della mano. Invece, le esperienze relative al pompholyx sono più limitate. Nuovi tipi di anti-infiammatori per via orale come gli antileucotrieni e gli inibitori della fosfodiesterasi-4 (PDE4) si sono resi disponibili mostrando una potenzialità nel trattamento adiuvante del pompholyx. Anticorpi monoclonali di vario tipo sono stati studiati in piccola serie di pazienti, ma non sono riusciti a dimostrare una chiara efficacia. La fototerapia della disidrosi è una pietra miliare del trattamento. UVA1 ad alte dosi sono efficaci ma questa modalità necessita di attrezzature piuttosto costose. Di recente, una fototerapia non UV è stata introdotta, ma non ci sono dati sufficienti per poter trarre delle conclusioni. | ||
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