DDI (Donne Dermatologhe Italiane) Non mandare in fumo la pelle Fumo ed invecchiamento
Studi epidemiologici hanno rilevato una stretta correlazione tra fumo di sigaretta ed invecchiamento cutaneo.1 I processi biomolecolari alla base di tale correlazione non sono attualmente ben noti, tuttavia le recenti evidenze nel campo della ricerca scientifica, relativamente ai meccanismi di signaling a livello cellulare, suggeriscono che il fumo, agendo sui meccanismi responsabili dello stress ossidativo, è in grado di incrementare in maniera significativa la comparsa di rughe e di xerosi cutanea. Sono ben 4000 i differenti componenti chimici contenuti nel fumo di sigaretta in grado di danneggiare fibre elastiche e collagene, la cui integrità rappresenta un punto cruciale per antagonizzare la formazione di rughe. L’abitudine al fumo, infatti, è causa di perdita dell’ elasticità e della compattezza della cute, nonché del caratteristico colorito spento.2 A tale scopo, l’ASSOCIAZIONE DONNE DERMATOLOGHE ITALIANE ha promosso un’indagine che ha coinvolto un campione random di piu’ di 850 pazienti: la presenza di rughe periorbitali e periorali, la compattezza, il colorito e le alterazioni a carico degli annessi venivano valutate, sia nelle pazienti fumatrici che non fumatrici, attraverso una scheda computerizzata. "Stressare" l’associazione tra fumo e rughe potrebbe fornire a tutte le donne una valida motivazione per non “stressare” la pelle, promuovendo, in tal modo, un corretto stile di vita per dimostrare qualche anno in meno!
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