La Bridge Therapy: ringiovanimento ablativo frazionale del volto con laser a CO2
Introduzione Il resurfacing con laser a CO2 è ormai da molti anni considerato il "gold standard" per il ringiovanimento del volto. Nonostante, però, gli ottimi risultati questa metodologia è gravata da un lungo downtime e dalla possibilità di effetti collaterali anche permanenti. Obiettivi Scopo del lavoro è valutare l'efficacia anche a lungo termine nel ringiovanimento del volto di un laser a CO2 frazionato ultrapulsato. Materiali e Metodi Dall'Agosto 2006 al Maggio 2008, 142 pazienti consecutivi sono stati sottoposti ad una unica seduta di ringiovanimento del volto con laser frazionato ultrapulsato a CO2 (ActiveFX e DeepFX protocol). Tutti i pazienti (età media 47,3 anni) erano di fototipo II o III. Criteri di esclusione dallo studio sono stati l'esecuzione di altri trattamenti fisici (lasers o PDT) o chimici (fillers, peelings, etc) nei 6 mesi precedenti il trattamento. Il trattamento è stato eseguito in anestesia topica con i seguenti parametri: CPG: 1-6-3, fluence 100-125 mJ, frequenza 100-125 Hz. Tutti i pazienti sono stati valutati utilizzando la scala di Dover modificata al tempo 0 (T0), 3 mesi dopo il trattamento (T1) e 18 mesi dopo il trattamento (T2). I risultati raccolti durante questi follow-up sono stati comparati utilizzando il test di Wilcoxon. Risultati Il test di Wilcoxon ha evidenziato come per punteggio globale, fini rughe, aspetto giallastro della cute, iperpigmentazioni e ruvidezza della cute la metodica abbia fornito risultati statisticamente significativi. Risultati non significativi sono invece stati osservati sulle teleangectasie e sulle rughe più profonde (in questo caso i risultati sono stati molto buoni solo eseguendo un doppio passaggio). Questi risultati si sono dimostrati stabili a 18 mesi dal trattamento. Il tempo medio di downtime è stato di 4,3 giorni. La durata media dell'eritema post-trattamento è stata di 13,9 giorni. E' stato osservato un solo caso di iperpigmentazione transitoria. Conclusioni Gli ottimi risultati ottenuti, l'esiguità degli effetti collaterali, la brevità sia dell'healing time che del downtime globale e la riproducibilità dei risultati permettono di affermare come questa metodica debba essere considerata un valido ausilio nel trattamento del fotoinvecchiamento del volto. | ||
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