DDI (Donne Dermatologhe Italiane) Non mandare in fumo la pelle La storia del tabagismo
Per l'Europa e per l’Oriente la storia del tabacco ha inizio con la scoperta dell'America, nell'ottobre del 1492. Il primo europeo a fumare tabacco fu probabilmente un certo Rodrigo de Jeréz, un compagno di Cristoforo Colombo, che pare fosse poi imprigionato per questa sua abitudine. Peculiare storia quella del tabacco: conosciuto tra gli antichi popoli precolombiani come "il cibo degli dei", è oggi indicato come uno dei più pericolosi killer per la salute dell'uomo. L'abitudine di fumare ha origini antichissime, giacché sono state trovate pipe dell'epoca del bronzo, fatte di questo metallo. Il fumo era utilizzato in cerimonie magiche, di carattere propiziatorio, allo scopo di attirare la pioggia producendo nuvole di fumo. I sacerdoti Aztechi, all'inizio delle cerimonie religiose, usavano soffiare il fumo verso il Sole ed i quattro punti cardinali tramite pipe o direttamente dal tabacco arrotolato. Durante questi riti i sacerdoti, qualche volta, anziché soffiare il fumo lo aspiravano. I Maya fumavano il tabacco o lo masticavano unendolo al lime In questo modo deve essere stato scoperto che il fumo di certe erbe esercitava sull'organismo un potere ipnotico, od eccitante fino all'ebbrezza, permettendo quelle sensazioni che inducevano una speciale comunicazione con la divinità. Così, progressivamente, dal fumo rituale si al fumo piacere. Nel 1498 Colombo diede il nome Tobago ad un isola caraibica proprio perché questa pianta vi cresceva abbondante. Nel 1560 Jean Nicot de Vellemain, ambasciatore di Francia in Portogallo, inviò a Francesco II e Caterina de' Medici dei semi di tabacco, vantandone le virtù terapeutiche e curative per l'ulcera e per le malattie dello stomaco. L’uso del tabacco si diffuse rapidamente in Francia, poi in Europa e in tutto il mondo. Vengono discussi gli effetti del tabagismo da un punto di vista storico e sociologico. | ||
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