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SESSIONE: Dermatologia Clinica

Cute e Medicina interna

Le genodermatosi a rischio neoplastico
M. Paradisi
VII Divisione Dermatologia IDI IRCCS Roma


 

Le genodermatosi sono un ampio gruppo di patologie rare della pelle, la maggior parte di origine genetica, che comprende non meno di 300 malattie distinte. Tra queste, una porzione preponderante è costituita da quelle condizioni che associano a lesioni cutanee più o meno caratteristiche un rischio aumentato di sviluppare specifiche categorie di tumori maligni. Per i pazienti affetti da tali condizioni, una diagnosi precoce è fondamentale per definire quanto più rapidamente una prognosi e, pertanto, instaurare per tempo un programma adeguato di screening.

Queste condizioni sono estremamente eterogenee sia dal punto di vista clinico, che genetico che patogenetico. Mentre per alcune patologie, le sovrapposizioni cliniche riflettono una base biologica simile, per molte altre le conoscenze sono ancora limitate e le affinità e/o le differenze evidenti sul piano clinico, attendono ancora conferme molecolari e cellulari. Pertanto, se da una parte una classificazione puramente “clinica” di queste genodermatosi appaia superata, non abbiamo ancora a disposizione le informazioni necessarie per classificarle secondo dati sperimentali.

Si possono classificare le genodermatosi con aumentato rischio neoplastico secondo un approccio “misto”, ovvero tentando di sottolineare con dati biologici le evidenze che emergono dalla “semplice” osservazione del paziente. Ovviamente, per ora questo è possibile solo per una piccola parte di queste patologie, pertanto molte altre verranno organizzate secondo un approccio più classico, ovvero clinico. I gruppi da noi definiti sono i seguenti:

  • Sindromi da fragilità cromosomica e da riparo del DNA. Sono condizioni che hanno in comune, oltre alla suscettibilità alle neoplasie, in genere ematologiche e di origine epiteliale, lesioni discromiche cutanee (macchie caffè-latte, poichilodermia, ecc), bassa statura, ritardo dello sviluppo e, più raramente, sensibilità ad agenti genotossici esterni come i raggi ultravioletti o chemioterapici. Comprendono lo xeroderma pigmentosum, la sindrome di Bloom, l’anemia di Fanconi, l’atassia-telangectasia, la sindrome di Werner, la sindrome di Rothmund-Thomson e la discheratosi congenita.
  • Immunodeficienze ereditarie. Queste condizioni sono dominate da suscettibilità alle infezioni ed aumentato rischio di tumori ematologici. Tra queste sono comprese la agammaglobulinemia X-linked, l’immunodeficienza comune variabile, la sindrome di Chediak-Higashi, la sindrome di Wiskott-Aldrich e la malattia linfoproliferativa X-linked.
  • Sindromi amartomatose. L’elemento clinico più caratteristico di queste patologie è la presenza di lesioni neoplastiche benigne, amartomatose o malformativo-vascolari multiple in vari tessuti, variabilmente apprezzabili alla visita dermatologica. Il rischio neoplastico si estrinseca più raramente nella degenerazione maligna di una lesione preesistente, o più comunemente con la comparsa di tumori maligni in altra sede. Tra le sindromi amartomatose troviamo la neurofibromatosi di tipo 1 e 2, la schwannomatosi multipla, la sclerosi tuberosa, la MEN2B, la sindrome di Bannayan-Riley-Ruvalcaba, la sindrome di McCune-Albright, il complesso di Carney, la sindrome di Peutz-Jeghers, la poliposi giovanile con telangectasia emorragica, la sindrome Proteus, la sindrome di Maffucci e la sindrome del nevo epidermico.
  • Tumori cutanei familiari. In queste condizioni la lesione clinicamente evidente consiste nell’aumento del rischio di sviluppare tumori multipli della cute e dei suoi annessi, in genere dello stesso tipo cellulare. Possono essere presenti coinvolgimenti di altri organi o tessuti ma questo tipo di lesioni hanno una frequenza inferiore rispetto a quelle cutanee. Tra di esse troviamo la sindrome di Gorlin, la sindrome del carcinoma basocellulare familiare, la sindrome di Muir-Torre, la sindrome di Birt-Hogg-Dubè, la sindrome di Cowden, la sindrome di Bazex, la sindrome di Brooke-Spiegler, la cilindromatosi familiare, il tricoepitelioma multiplo familiare e il melanoma familiare.
  • Sindromi dismorfiche. Questo gruppo di patologie genetiche comprende sindromi dominate da specifici dismorfismi facciali, variabilmente associati a ritardo mentale, bassa statura e lesioni cutanee. Le principali condizioni che prenderemo in esame sono la sindrome di Noonan, la sindrome di Costello e la sindrome Cardiofaciocutanea (CFC).
  • Altre genodermatosi. Infine, esistono una serie di genodermatosi caratterizzate da lesioni diffuse di vario tipo che nel corso degli anni sviluppano un rischio aumentato per tumori cutanei, generalmente di origine epiteliale. Tra queste, comprendiamo l’epidermolisi bollosa distrofica, la sindrome KID, la sindrome di Clouston, la porocheratosi, la sindrome di Theresa Kindler e l’albinismo oculocutaneo.
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