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CORSO: Terapia fotodinamica
 

Terapia fotodinamica: concetti generali e prospettive future e prospettive future
P. Cappugi, Firenze


 

La terapia fotodinamica (PDT) è approvata per il trattamento delle cheratosi attiniche, del carcinoma basocellulare superficiale e nodulare, e recentemente per la malattia di bowen. Negli ultimi 10 anni l’esperienza accumulata nello studio dei meccanismi delle reazioni fodinamiche, fotofisici, fotochimici e fotobiologici, hanno permesso l’espandersi delle applicazioni ad altre malattie cutanee, sia neoplastiche che infiammatorie. L’esperienza nella psoriasi, nell’acne nelle verruche volgari, nei linfomi cutanei a cellule T, nelle malattie HPV correlate, consente di definire l’uso in queste patologie secondo criteri di efficacia confrotabile con le altre terapie più comuni. Negli ultimi anni la terapia fotodinamica è stata anche utilizzata per una grande varietà di dermatosi con differenti fotosensibilizzanti ,fenotiazine, ftalocianine e clorine. Tra le varie sostanze l’acido-5-aminolevulinico, introdotto da Kennedy, Pottier, e Pross nel 1990, o il suo metilestere consentono un uso sicuro e facile della PDT Proprio per questo oggi esitono ricerche cliniche per il trattamento delle ulcere croniche degli arti inferiori, delle onicomicosi e delle infezioni ressistenti agli antibiotici e di alcune parassitosi…

Le prospettive future sono importanti soprattutto per lo sviluppo di nuovi fotosensibilizzanti.

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