SESSIONE INTERATTIVA: La mia ricetta per....
Verruche piane
La terapia delle verruche è in genere frustrante a causa della scarsa percentuale di risposta e la frequenza di recidive. Le verruche piane in particolare, seppure costituiscano una variante di scarso impatto funzionale, hanno una discreta rilevanza estetica interessando per lo più soggetti giovani e aree socialmente imbarazzanti con un decorso spesso imprevedibile Le revisioni e le guidelines evidence –based pubblicate in argomento e derivanti da studi rigorosi controllati, randomizzati e in cieco su ampie casistiche sottolineano la mancanza di una terapia ideale ma non prendono in considerazione dati più recenti o studi aperti su nuove prospettive terapeutiche comunque degne di nota per la soluzione di casi complessi . La scelta di un percorso terapeutico per le verruche piane è quindi un tipico esempio dell’”arte“ dermatologica che deve proporre una soluzione personalizzata non schematica valutando diversi parametri fra cui la sede delle lesioni, l’età del paziente, il suo stato immunitario, le sue abitudini di vita e la sua capacità di adesione alla terapia, il rapporto costo efficacia del trattamento. I trattamenti distruttivi possono essere proposti per lesioni singole o di scarso numero, al fine di evitare cicatrici antiestetiche e il possibile fenomeno di pseudo-Koebner. Nelle verruche piane sono quindi in genere preferibili terapie mediche di tipo antimitotico, cheratolitico o l’immunoterapia, per uso singolo o in combinazione. Risultati promettenti sono stati ottenuti con immunomodulatori topici della risposta immune (imiquimod) e con la terapia fotodinamica con 5-ALA o metilaminolevulnato anche se i costi e la tollerabilità locale non hanno per ora una profilo ideale e quindi ne limitano l’impiego a casi refrattari alle terapie classiche. | ||
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