Corso SIDEC: Dermatologia Estetica e Correttiva Lipofilling
Il trapianto di tessuto adiposo è stato usato per più di un secolo per la correzione di difetti dei tessuti molli e per diversi problemi ricostruttivi ed estetici. Il tessuto adiposo autologo ha sempre interessato i chirurghi a causa della sua consistenza soffice e naturale, dell’assenza di rigetto e della possibilità che offre nella correzione di molti inestetismi. Prima del 1980, il trapianto di tessuto adiposo veniva effettuato con una resezione in blocco della zona donatrice seguita dall’impianto chirurgico dell’innesto nell’area da correggere. L’utilità di tale metodica fu limitata alee deformità, ricostruttive od estetiche, più gravi, a causa delle cicatrici residue ed alla limitata ed instabile correzione che si riusciva ad ottenere. L’aspirazione e la successiva infiltrazione di grasso autologo effettuata mediante siringa, che inizia come estensione della tecnica di lipoaspirazione, permette il prelievo e l’impianto di tessuto adiposo senza peraltro lasciare cicatrici cospicue. Questa nuova tecnica ha destato nuovo interesse verso il tessuto adiposo autologo negli interventi chirurgici di aumento dei tessuti molli. Ma è a Coleman che si deve la reinterpretazione del lipofilling, con la tecnica dei microimpianti, previa centrifugazione del tessuto adiposo, con l’importante conseguenza della estrema durata nel tempo dell’impianto. Gli autori ripercorrono la storia del trapianto di tessuto adiposo, prendendo in esame le sue applicazioni, ed espongono la tecnica da loro attualmente utilizzata ed i risultati ottenuti. | ||
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