Corso SIDEC: Dermatologia Estetica e Correttiva Dermocosmetologia update
La prescrizione cosmetica è diventata per il dermatologo parte integrante della sua attività, per questo motivo è necessario, da un lato conoscere meglio almeno i principi basilari di cosmetologia così come essere consapevoli delle reali potenzialità di questa categoria di prodotti. Sempre più si identifica, da parte del medico specialista della fisiologia e della patologia cutanea, l’esigenza di disporre di un prodotto in grado di completare l’azione terapeutica propria dei prodotti medicinali, che spesso, non soddisfano tutte le esigenze di trattamento. Infatti l’azione terapeutica provoca spesso effetti collaterali indesiderati: basti pensare alle dermatiti irritative indotte dai retinoidi, sia topici che sistemici o quelle provocate dal benzoilperossido. In Europa, così come in altre parti del mondo, prodotti definiti “border-line” cominciano ad essere più studiati, sia dal punto di vista biomedico che legislativo e normativo. A questo tipo di prodotto talora definito cosmeceutico si richiede di completare l’azione farmacologia richiesta ma, anche di avere quelle caratteristiche cosmetiche che il prodotto medicinale non prende in considerazione. Se un tempo “ caratteristica cosmetica” indicava l’accettabilità e la gradevolezza stessa del prodotto, oggi la prima caratteristica richiesta da parte del medico ad un cosmetico è però la sua funzionalità o efficacia. Questa equivale per il dermatologo ad una concreta attività nel coadiuvare le funzioni fisiologiche cutanee, come l’idratazione o la difesa della funzione di barriera ma, corrisponde anche, al bisogno di disporre di un prodotto in grado di svolgere attività quali ad esempio, quelle lenitive, o antinfiammatorie scevre però dai condizionamenti propri dei prodotti terapeutici. Se infatti, un medicamento può avere un rapporto rischio-beneficio caratterizzato dalla possibile presenza di effetti collaterali, questo non è voluto ne consentito ad un prodotto destinato ad un libero uso anche “ pluriquotidiano”. Il futuro del cosmetico, specie quello destinato alla prescrizione dermatologica, passa attraverso due strade parallele e strettamente correlate. La prima è rappresentata dall’approfondimento delle caratteristiche della fisiologia cutanea perché il cosmetico possa sempre più essere individuato come il prodotto per il mantenimento del benessere cutaneo e possa altresì coadiuvarne il ripristino in tutte quelle situazioni endogene o iatrogene in cui questo sia compromesso. L’altra strada inscindibile dalla prima è lo sviluppo dei programmi di cosmeto vigilanza per ora solo previsti ma non realizzati. Questi dovranno da un lato monitorare la reale incidenza di eventuali effetti avversi in grado di registrare i reali benefici che il prodotto cosmetico è in grado di determinare sulla cute umana perché possa sempre più divenire uno strumento per il miglioramento della qualità della vita dell’uomo. | ||
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