FENOMENI & EPIFENOMENI Flushing e Blushing
Fugaci eritemi vasodilatatori accessionali (facciali/extrafacciali) colpiscono, secondo alcuni autori, il 94% dei pazienti affetti da rosacea, con episodi quotidiani nel 62% di essi. La durata di tali fenomeni varia da pochi secondi a 5-15 minuti e nel 27% dei casi si associa un’ emicrania. Tali episodi sono in genere scatenati da emozioni, esposizioni solari, sbalzi della temperatura ambientale, ingestione di cibi/bevande caldi, piccanti, alcolici, farmaci, o dal climaterio. La patogenesi di questi fenomeni è ancora non ben chiarita: è probabile che, su una base di alterazioni microcircolatorie delle vene angolari (direttamente coinvolte nei meccanismi di raffreddamento cerebrale) si verifichi la liberazione locale riflessa di neuropeptidi, PGE2 e serotonina, in grado di indurre dilatazione dei plessi vascolari dermici. Il flushing si distingue dal blushing perché è più duraturo (5-15 minuti, contro poche decine di secondi), non è limitato solo al volto ed al décolleté, può associarsi a sintomi sistemici ed è in genere associato a specifiche condizioni generali e locali. Al contrario, il blushing è in genere scatenato da emozioni e non si associa a sintomatologia sistemica. Va ricordato come numerose condizioni possano determinare un flushing rosacea-like: tumori cerebrali, lesioni spinali, m. di Parkinson, s. da carcinoide, mastocitosi, leucemia leucocitica cronica, feocromocitoma, etc. Pertanto, è sempre opportuno escludere, nei casi dubbi, l’esistenza di tali patologie. La gestione del flushing in corso di rosacea si basa essenzialmente sull’eliminazione dei triggers o cause scatenanti (triggers emotivi, dietetici, ambientali, infettivi, etc.) e sulla eventuale somministrazione di farmaci come la clonidina (trattamento dell’attacco) e l’atenololo (prevenzione). | ||
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