CORSO: EMERGENZE IN DERMO-ALLERGOLOGIA Prevenzione delle reazioni anafilattiche in corso di anestesia
L’incidenza delle reazioni anafilattiche in corso di anestesia varia, secondo i dati della letteratura, dal 9 al 19% dei soggetti sottoposti a procedure anestesiologiche con una mortalità dal 5 al 7%. Le sostanze chiamate in causa sono numerose, dall’emergente latex a varie categorie di farmaci (bloccanti neuromuscolari, ipnotici, antibiotici, sostituti colloidali del plasma, oppioidi e anestetici locali). La prevenzione delle reazioni anafilattiche prevede un’accurata anamnesi dei pazienti per individuare le categorie a rischio, che possono essere sintetizzate in: - pazienti che hanno evidenziato una reazione allergica a farmaci nel corso di precedenti anestesie; - pazienti con reazioni non specifiche in corso di precedenti anestesie; - pazienti allergici al latex. Correlati a questi ultimi devono essere considerati a maggior rischio i bambini plurioperati e gli allergici ad alcuni frutti, fra cui le castagne, gli avocado, i kiwi, le banane ecc. per possibili reazioni crociate agli antigeni del latex. Per analogo motivo, particolare attenzione va posta anche ai soggetti allergici alla gomma e a coloro che riferiscono una sintomatologia respiratoria in ambiente sanitario. In pazienti con anamnesi positiva per reazioni anafilattiche intraoperatorie è buona norma in caso di intervento chirurgico seguire un protocollo preventivo; in caso di intervento urgente, quando non è cioè possibile una programmazione tale da consentire l’osservazione del protocollo di prevenzione, è opportuno almeno operare in ambiente latex-free evitando l’utilizzo di miorilassanti. | ||
Martedì 16 | Mercoledì 17 | Giovedì 18 | Venerdì 19 | Sabato 20 | Poster |