Fillers SIDEC
L’uso dei “Filler” per la correzione di inestetismi ipotrofici e distrofici cutanei, essenzialmente del viso, come rughe, solchi e cicatrici sta conoscendo una diffusione sempre più vasta. Queste sostanze possono essere suddivise schematicamente in riassorbibili e non riassorbibili. Entrambe le categorie possono dare eventi avversi e complicazioni più o meno importanti: ascessualizzazioni, reazioni allergiche, reazioni granulomatose, indurimenti o reazioni atrofiche, o migrazione del materiale dalla sede di innesto. Le reazioni più frequenti sono di tipo granulomatoso e possono accadere con tutte le categorie dei filler, ma in special modo con i cosiddetti filler permanenti o non riassorbibili: silicone, usato soprattutto nel passato e proibito in Italia da molti anni, metacrilati, acido polilattico in cima alla lista. Vengono illustrati i casi e le ragioni degli inconvenienti. Non è sempre semplice definire gli estremi della “malpractise”, presente certamente in alcuni casi, o dell’incidente imprevisto ed imprevedibile. I protocolli forniti dalle aziende produttrici sono spesso lacunosi e fuorvianti, per le indicazioni ufficialmente esposte sulle confezioni e soprattutto per le modalità di utilizzo, che vengono spesso riformulate dai medici nel corso del tempo sulla base dell’esperienza diretta. Il trattamento può variare dall’impiego di iniezioni intralesionali di vari farmaci, (steroidi ed altro ) all’asportazione chirurgica che in alcuni casi rimane l’unica ed ultima possibilità di trattamento. Si ribadisce perciò, la assoluta necessità di particolare prudenza consistente nella scelta soprattutto di preparati riassorbibili, di tecniche consolidate, e nella documentazione rigorosa dell’operato svolto: anamnesi, consenso informato, foto etc. | ||
Martedì 16 | Mercoledì 17 | Giovedì 18 | Venerdì 19 | Sabato 20 | Poster |