Corso SILD: I laser nella patologia Luce pulsata ad alta intensità *Università di Firenze
I sistemi non coerenti di luce pulsata ad alta intensità (IPL) emettono una luce policromatica in un ampio spettro di lunghezze d’onda comprese tra 500 e 1200 nm. A differenza dei sistemi laser, si tratta di una luce di alta energia non selettiva (più lunghezze d’onda non selezionabili), non coerente e non collimata. L’ampia gamma di fluenze da 3 a 40 J/cm2 e la durata dell’impulso, che può variare da 10 a 340 msec, con modalità di emissione ad impulsi singoli, doppi o tripli e pause tra un impulso e l’altro estremamente variabili (2-100 msec) (1)(2)(3) permettono una grande variabilità nella scelta dei parametri selezionando la giusta combinazione operativa per i differenti fototipi ed indicazioni. Con l’aiuto di filtri idonei che escludono le lunghezze d’onda inappropriate è possibile colpire cromofori cutanei importanti come l’emoglobina e la melanina ed allargare il ventaglio delle indicazioni (trattamento di epilazione, ipercromie e lesioni vascolari). La scelta del filtro più adatto deve essere fatta considerando prima di tutto il fototipo da trattare tenendo presente che, in particolare con questo tipo di trattamento, la riduzione al minimo dei rischi deve essere considerato come il fattore primario Viene polarizzata l’attenzione sull’utilizzo corretto dei sistemi a luce pulsata ottimizzando il rapporto fra scelta dei parametri operativi, assorbimento del target vascolare e profondità di penetrazione con la finalità di fornire degli “efficaci” e “sicuri” protocolli di trattamento. Le numerose combinazioni di parametri impongono un’adeguata preparazione dell’operatore per l’alto rischio di effetti indesiderati (ustioni, ipopigmentazioni, iperpigmentazioni) e per la possibilità di risultati variabili fortemente dipendenti dall’esperienza acquisita.
BIBLIOGRAFIA
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