Corso SILD: I laser nella patologia
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Sistema LED pulsato 880 nm nel fotoinvecchiamento: risultati preliminari
Il fotoinvecchiamento cutaneo è un fenomeno parzialmente reversibile. Il LED (Light Emitting Diode) rappresenta una nuova metodica capace di agire su alcuni segni dell’invecchiamento: studi recenti ne dimostrano l’efficacia terapeutica. Il meccanismo attraverso cui agisce la luce LED è quello della fotomodulazione tale processo regola e condiziona alcune attività cellulari. Le bassi dosi di energia dei sistemi LED favoriscono una risposta biologica senza alcun danno termico ai tessuti, a differenza dei sistemi laser o a luce pulsata che agiscono tramite la fototermolisi selettiva. L’energia dei fotoni di luce (elettromagnetica) emessa viene assorbita soprattutto attraverso i componenti enzimatici della catena respiratoria mitocondriale. Si attiva una cascata di effetti biochimici che, da un lato, favoriscono la sintesi di neo-collagene ed elastina da parte dei fibloblasti del derma papillare, dall’altro, condizionano l’inibizione di alcuni enzimi ad attività collagenasica come le metalloproteasi di tipo I. La fotomodulazione LED 590 nm indotta ha dimostrato attività anti-infiammatoria e riducente l’eritema indotto da UV, come d’altro canto un azione sull’angiogenesi . L’applicazione della luce LED è un processo atermico, indolore, non invasivo e di rapida esecuzione Non sono stati segnalati effetti collaterali significativi. Presentiamo uno studio effettuato con un sistema LED pulsato con lunghezza d’onda specifica 590 nm. I risultati preliminari su 30 pazienti con segni di fotoinvecchiamento di lieve e media entità sembrano molto confortanti. | ||
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