Focus on Terapia: Cinque molecole "creative" Acido azelaico
L’acido azelaico (AzA) è un acido di carbossilico saturo a catena lineare, a nove atomi di carbonio, presente in natura nei cereali e in prodotti animali. Il suo impiego in dermatologia risale alla fine degli anni ‘70, con i primi studi di Nazzaro-Porro e Coll., che dimostrarono l’attività dell’AzA nelle iperpigmentazioni cutanee benigne e maligne. Per un classico processo di serendipity gli Autori notarono come, in soggetti affetti da melasma trattati con AzA, si manifestasse anche un notevole miglioramento clinico delle lesioni acneiche presenti nelle stesse aree. Nel 1983 sul British Journal of Dermatology venne pubblicato uno primo studio clinico, condotto su 100 pazienti, che attestava l’efficacia di una crema al 15% di AzA nell’acne volgare. Altri studi con preparazioni al 20% confermarono le prime osservazioni. Dal 1989, anno della prima registrazione come farmaco antiacne in Italia, ad oggi che è commercializzato in più di 60 Paesi, si stima che oltre 1.800.000 pazienti siano stati trattati con AzA. Nel 1991 Nazzaro-Porro e Coll. proposero l’impiego dell’AzA nella rosacea papulo-pustolosa. Studi successivi di Carmichael e Coll. e di Bjerke e Coll., riportarono un marcato miglioramento o la completa remissione della dermopatia, rispettivamente nel 90 e nell’80% circa dei casi. L’AzA possiede svariate proprietà farmacologiche, che giustificano il suo impiego nelle affezioni cutanee sopra menzionate:
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