Opinioni a confronto Cheratosi attinica-epitelioma basocellulare: PDT o imiquimod?
La Photo Dynamic Therapy ( PDT ) è una metodica diagnostica-terapeutica non invasiva utilizzata in ambito dermatologico per il trattamento dei carcinomi basocellulari piano-ulcerati e per le cheratosi attiniche. La PDT sfrutta l’azione di un pro-farmaco che, applicato per uso topico nelle zone da trattare, viene metabolizzato in una sostanza fotosensibilizzante ( Protoporfirina IX) solo dalle cellule bersaglio; la successiva irradiazione, della zona cutanea interessata, con una sorgente luminosa ( a 630 nm ) determina la morte delle cellule bersaglio attivate. Molto spesso si osservano pazienti che presentano un fotodanneggiamento cronico nelle zone fotoesposte con la presenza di numerose lesioni cutanee da degenerazione epiteliale. Naturalmente lo specialista dermatologo deve sempre garantire una corretta diagnosi e successivamente dovrà proporre un protocollo terapeutico mirato alla risoluzione del problema dermatologico. Inoltre la collaborazione con il paziente, “rapporto medico-paziente“, avrà un ruolo molto importante nell’affrontare la terapia specifica così come l’entità della patologia stessa che il paziente presenta. Nella mia personale esperienza ho avuto modo di trattare molti pazienti con diagnosi di cheratosi attiniche e di carcinoma basocellulare , alle volte anche associate come patologia nello stesso paziente, ottenendo un ottimo risultato finale. Credo che il paziente preferisca affidare al medico specialista la risoluzione del proprio problema evitando l’applicazione topica di sostanze che, per quanto correttamente spiegate nelle posologie o applicazioni pratiche, possono dare delle reazioni più o meno rilevanti: questo determina una serie successiva di controlli che pertanto non riduce o diminuisce il rapporto con lo specialista. Inoltre la PDT con ALA rimane sempre una metodica alternativa non invasiva che rientra nel protocollo dermochirurgico dello specialista dermatologo, la cui esecuzione esalta di conseguenza la professionalità dell’operatore. L’autore espone alcuni dei casi personali trattati dimostrandone l’efficacia dei risultati.
Cheratosi attinica - epitelioma basocellulare: PDT o imiquimod? S. Serresi U.O. Dermatologia Ospedale Geriatrico I.N.R.C.A. – IRCCS Ancona
A due anni di distanza dalla approvazione europea e statunitense dell’imiquimod per il trattamento del carcinoma basocellulare superficiale e della FDA anche per la cheratosi attinica, appare possibile definire le caratteristiche dei pazienti che meglio sono candidati ad usufruire di questa nuova possibilità terapeutica in alternativa ad altre metodiche. Alla luce della Letteratura più recente e dell’esperienza clinica saranno esaminate l’efficacia e la tollerabilità dell’imiquimod nella risoluzione istologica delle lesioni, cliniche e subcliniche, singole o multiple, prendendo in considerazione i diversi regimi terapeutici che sono stati testati al fine di ottimizzare la frequenza e la durata della terapia in rapporto agli effetti collaterali. Infine saranno considerate le caratteristiche ed aspettative del paziente, fattori imprescindibili nella scelta del trattamento più idoneo alle necessità individuali. | ||
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