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L'interpretazione degli esami di laboratorio

Il laboratorio delle endocrinopatie
A. Lenzi, A. Radicioni

Cattedra di Endocrinologia, UOC di Andrologia, Fisiopatologia della riproduzione e Diagnosi Endocrinologiche, Dipartimento di Fisiopatologia Medica, Università di Roma “La Sapienza”


 

 

 

La possibilità di utilizzare il dosaggio radioimmunologico (RIA), introdotto nel 1959 da Yalow e Berson per l’insulina, ha modificato in maniera sostanziale l’approccio diagnostico alle patologie endocrine. In questi anni i dosaggi immunologici, che utilizzano anticorpi con elevata affinità per la molecola ormonale, ha subito una notevole evoluzione che ha portato all’utilizzo di metodiche diverse da quelle radioimmunologiche classiche come: la metodica radioimmunometrica (IRMA) nella quale vengono utilizzati anticorpi marcati (il ligando), mentre il tracciante resta un isotopo radioattivo, le metodiche immunoenzimatiche (EIA, ELISA) dove gli anticorpi vengono legati ad un enzima, le metodiche immunofluorescenti e quelle in chemioluminescenza. Questa evoluzione metodologica è stata accompagnata dalla progettazione di sistemi automatici sempre più sofisticati che hanno consentito di migliorare in maniera sensibile la precisione, la riproducibilità, la sensibilità dei dosaggi ormonali con notevole vantaggio per il clinico endocrinologo ed il suo paziente. A ciò si deve aggiungere un ulteriore notevole vantaggio ottenuto con in metodi automatici e semi-automatici che permettono di ottenere risultati in tempi molto brevi (minuti o pochissime ore).

Lo studio ormonale delle endocrinopatie si avvale sia di dosaggi basali che dopo stimolo consentendo di avere una visione più completa della funzione di ogni singola ghiandola, delle interrelazioni fra esse e con il sistema ipotalamo-ipofisario e di ottenere, quindi, diagnosi più precise e complete.

In particolare possiamo oggi studiare l’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide con TSH, FT3, FT4, Tg, Ab anti Tg, Ab anti TPO, Ab antiTSH-R, TRH Test per TSH; l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene mediante il dosaggio di ACTH, Cortisolo plasmatico, Cortisolo libero urinario, Aldosterone basale e dopo moto, Renina basale e dopo moto, Attività retinica plasmatica basale e dopo moto, 17-OH-Progesterone, DHEA, DHEAS, Δ4-Androstenedione; l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (maschile e femminile) con FSH, LH, E2, Estrone, Progesterone, 17-OH-Progesterone, T totale e libero, SHBG, DHT, Inibina B, PRL, Profilo PRL, TRH Test per PRL, Test al GnRH per FSH ed LH, , hCG Test per E2 e T; l’asse della crescita e metabolismo osseo con HGH, IGF-1, IGFBP-3, Osteocalcina, Calcitonina, PTH ed i test di stimolo per il GH; il metabolismo glucidico con l’Insulinemia basale e dopo carico, Glucacone e Peptide C.

Tutte le valutazioni di laboratorio sopra riportate possono essere inserite in un razionale studio delle patologie dermatologiche indirizzandone la scelta in base ai segni clinici ed ai dati anamnestici.

Martedì 16

Mercoledì 17

Giovedì 18

Venerdì 19

Sabato 20

Poster

 

SALA PLENARIA

 

SALA PLENARIA

 

SALA PLENARIA

 

SALA A

 

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