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Archivio NEWS

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01/12/2006 NEWS N° viste: 5133

Coinvolto un numero crescente di ginecologi, dentisti, internisti e urologi Usa, soldi facili con il mercato della bellezza. "Si lavora meno e si guadagna molto di più"


NEW YORK - Fino a cinque anni fa la medicina cosmetica, in America, era appannaggio di chirurghi plastici e dermatologi che per usare il bisturi dovevano sottoporsi ad anni di massacranti training ed esami difficoltosi. Ma la situazione oggi è completamente cambiata. Secondo un'indagine del New York Times, un numero crescente di ginecologi, dentisti, internisti e urologi oggi praticano indisturbati il cosiddetto "beauty business". Un'invasione di campo che ha scatenato vivissime proteste tra i chirurghi plastici "legittimi".

SOLDI FACILI SENZA GRATTACAPI - "La professione medica in America è attratta in maniera irresistibile da questo settore ultraredditizio", scrive l'autorevole quotidiano, ricordando come ogni anno gli americani spendono oltre 12 miliardi di dollari in interventi d'abbellimento. In un paese dove la medicina è business più che servizio sociale, molti dottori prediligono un settore dove le fatture vengono saldate il giorno della visita perché l'assicurazione non le rimborsa comunque. "Questa scelta permette di lavorare meno, guadagnando molto di più", spiegano i nuovi adepti, "E soprattutto di evitare orari massacranti, chiamate d'emergenza ad ogni ora del giorno e della notte, premi assicurativi ormai alle stelle e pratiche burocratiche di rimborso sempre più insostenibili imposte dal nuovo regime del Medicaid voluto dall'amministrazione Bush".

DA GINECOLOGA AD ESPERTA DI BOTOX - "In tre anni di professione, la dottoressa Ngozi Nwankpa-Keshinro, ginecologa a Brooklyn, ha fatto nascere centinaia di bambini e condotto migliaia di pap test ed esami d'infertilità. Ma nel gennaio scorso, stufa, ha deciso di cambiare, per così dire, mestiere. "Ho aperto una Spa a Brooklyn dove ho già trattato dozzine di clienti con iniezioni di Botox per appiattire le loro rughe e colmarne le labbra", spiega l'ex ginecologa. "Certo, oggi non sono più in grado di salvare una vita umana - puntualizza - però la cliente che liberi dall'acne e dai peli in faccia ti è riconoscente come se l'avessi fatta partorire".

CLINICHE DELLA BELLEZZA - Il trend ha dato vita ad un vero e proprio boom di cliniche della bellezza da una costa all'altra degli States. Molte sono vere e proprie medical-spa chains, catene mediche specializzate in bellezza come "Dermacare Laser and Skin Care Clinics". La più grande del Paese, con ben 28 sedi gestite da 32 dottori, di cui 6 internisti, 7 medici di famiglia, 3 specialisti di Pronto Soccorso, 2 urologi, 3 omeopati, un chiropratico, un oculista e uno psichiatra. Immediate le proteste dell'associazione dei dermatologi e chirurghi plastici che si sentono usurpati da "neofiti privi di esperienza". "Dentisti che iniettano botox, urologi che trapiantano capelli e rimuovono vene varicose - si lamenta la Dottoressa Ellen Gendler, docente in dermatologia alla New York University School of Medicine -. Tutti oggi vogliono fare i plasticologi".

BRACCIO DI FERRO - "Un'iniezione di Botox è molto meno complicata e rischiosa di un parto cesareo o di un'operazione d'appendice dove siamo ferratissimi", ribattono i neo-chirurghi plastici, "Tutti noi abbiamo frequentato corsi d'aggiornamento professionale - spiegano -, e comunque ciò che facciamo è completamente legale in America". Il pericolo inizia quando gente senza allenamento si mette a fare operazioni di liposuzione o d'aumento del seno. "È un gravissimo errore pensare che qualsiasi persona con la licenza da pilota possa guidare sia un jumbo 747 che un Piper", spiega il Dr. Stephen H. Miller, presidente dell'American Board of Medical Specialties, l'organizzazione che certifica ai medici.


Fonte: Corriere della sera - salute - 30 novembre 2006



 

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