CORTE dei CONTI
interventi non giustificati da esigenze patologiche, il chirurgo risarcisce la ASL
Sussiste un comportamento connotabile come gravemente colposo, con
conseguente condanna al risarcimento del danno erariale subito dalla ASL,
ove dalle indagini si sia riscontrato che il chirurgo abbia posto in
essere comportamenti concretizzatisi in interventi, comunque posti a
carico del servizio sanitario, ma non aventi finalità cliniche atte a
risolvere un problema di salute dei pazienti, bensì mere finalità estetiche,
in palese contrasto con la normativa statale e regionale di
riferimento; con un atteggiamento psicologico, desunto anche dalle dichiarazioni
di alcune pazienti, persuasivamente confermato come improntato a grave
leggerezza professionale (caso di interventi di mastoplastiche
riduttive, mastoplastiche additive, orecchie a sventola, liposuzioni).
Fonte: www.dirittosanitario.net
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