Nuove disposizioni normative sui prodotti solari
La Commissione europea segnala che sulle confezioni di creme solari non deve essere indicato un numero,
ma la protezione (bassa, media, alta), e non va più usata la dicitura "protezione totale".
Il Corriere Salute ha intervistato Giuseppe Monfrecola, ordinario di dermatologia all'università di
Napoli Federico II, per avere qualche consiglio su come fare a scegliere il solare più adatto alla
nostra pelle.
«In riferimento alle nuove raccomandazioni CEE - si legge nel Corriere Salute - la corrispondenza fra
i nuovi indicatori generici e i vecchi è la seguente: protezione bassa/fattore di protezione
solare (SPF) da 6 a 10; media/SPF da 15 a 20-25; alta/SPF da 30 a 50; molto alta/SPF superiore a 50».
«La scelta del solare più adatto - spiega Giuseppe Monfrecola - dipende dalla modalità della
esposizione e dal tipo di pelle. In zone temperate, se l'esposizione è occasionale (weekend) ci
vuole una protezione alta o molto alta, perché la pelle non riesce a produrre protezione
naturale. Se l'esposizione è prolungata (10-30 giorni), dopo i primi 4-5 giorni di "alta",
si può scendere a media o bassa. In zone tropicali l'irradianza solare è eccessiva per ogni tipo di
pelle, quindi meglio optare per una protezione molto alta o alta».
«Chi ha capelli rossi e tendenza alle efelidi - prosegue lo specialista - produce melanine che invece
di proteggere sono fototossiche e fanno scottare. Quindi: protezione molto alta e all'occorrenza
coprirsi. Si può scegliere anche in base alle esperienze passate: se ci si scotta con
facilità, protezione molto alta; se invece la pelle è resistente e si abbronza subito
vanno bene protezioni più basse».
«Il filtro solare - conclude poi Monfrecola - non dura tutta la giornata. La crema
va riapplicata dopo lunghe nuotate, o se ci si stende sull'asciugamano. I bambini,
soprattutto piccoli, vanno protetti con indumenti e filtri e
non esposti ai raggi diretti del sole».
Fonte: Salute del Corriere della Sera
|