Interventi estetici fatti passare per prestazioni sanitarie essenziali, indagati undici medici
E' quanto avrebbero riscontrato i carabinieri del Nas di Firenze che hanno segnalato
anche dirigenti alla Corte dei conti della Toscana.
Interventi di chirurgia estetica fatti passare come prestazioni sanitarie rientranti nei
livelli essenziali di assistenza, prestazioni di tipo diagnostico ambulatoriale fatturate come ricoveri
ordinari per interventi chirurgici.
E' quanto avrebbero riscontrato i carabinieri del Nas di Firenze che per questo hanno segnalato
alla procura regionale della Corte dei conti della Toscana undici medici e quattro tra dirigenti
e rappresentanti di due case di cura aretine, contestando loro il danno erariale.
In un caso, spiegano i militari, la segnalazione è scattata nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla
procura della Repubblica di Arezzo. I carabinieri hanno segnalato il direttore, il legale rappresentante
e otto medici della clinica di Arezzo, per aver richiesto e ottenuto, spiega il Nas, il rimborso di
prestazioni di tipo diagnostico ambulatoriale fatturate come ricoveri ordinari per interventi
chirurgici, causando così un danno erariale.
L'altra segnalazione riguarda l'amministratore, il direttore e tre medici di una seconda casa
di cura di Arezzo ed è scattata perché, spiegano sempre i carabinieri, è stato chiesto e
ottenuto il rimborso di interventi chirurgici di natura estetica qualificandoli illecitamente
come prestazioni sanitarie rientranti nei livelli essenziali di assistenza.
Fonte: ansa
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