L'ANGIOEDEMA DA ACE-INIBITORI RAPPRESENTA ANCORA UN PROBLEMA
Testo:
L'angioedema si puo' manifestare con esordio acuto di edema dei
tessuti molli di parte o di tutto il volto (periorbitale,
periorale, labbra), lingua, faringe e collo. Esso puo' mettere in
pericolo la vita del paziente e richiedere, se le vie aeree sono
compromesse, la somministrazione parenterale di adrenalina. Dal
1970, all'Adverse Drug Reactions Advisory Committee (ADRAC)
australiano sono pervenute oltre 70.000 segnalazioni di
angioedema, di cui il 12,6% (916 casi) imputate agli
ACE-inibitori. In associazione ad ACE-inibitori e' stato anche
raramente riportato edema del tratto gastrointestinale, che
provoca attacchi di dolore addominale, vomito e diarrea (1). La
causa puo' non essere sempre ovvia in quanto puo' manifestarsi per
la prima volta dopo mesi o persino anni di terapia con
ACE-inibitori. L'angioedema si puo' manifestare anche
episodicamente, con prolungati intervalli asintomatici. In un
caso riportato recentemente all'ADRAC, una donna anziana in
terapia con ramipril da un anno senza effetti avversi sviluppo' in
diverse occasioni un gonfiore unilaterale a livello del volto e
delle labbra della durata di 2-3 giorni nell'arco di 4 mesi.
guarì completamente una volta sospeso il farmaco. In un altro
caso, il paziente ebbe 20 episodi di angioedema nell'arco di 12
mesi prima che si sospettasse come causa il perindopril. Nel 1993
(2) l'ADRAC avvisò per la prima volta del possibile rischio di
angioedema associato ad ACE-inibitori e nel 1999 noto' lo stesso
problema con gli antagonisti dell'angiotensina II (3) (come già
riportato al seguente link: http://www.farmacovigilanza.org/servizi/as001.asp).
L'ADRAC attualmente ha ricevuto 117 segnalazioni associate ad antagonisti
dell'angiotensina II. Per quanto riguarda gli ACE-inibitori, si
ritiene che tale reazione sia associata al potenziamento della
bradichinina, che aumenta la permeabilita' vascolare e provoca
vasodilatazione (4). Non e' chiaro invece il meccanismo degli
antagonisti dell'angiotensina II, sebbene anche in questo caso
venga ipotizzata un'attivazione delle bradichinine (4,5). I
pazienti con una storia di angioedema da ACE-inibitori possono
occasionalmente sviluppare la stessa reazione con un antagonista
dell'angiotensina II (4,5). Bibliografia 1. Chase MP, et al.
Angioedema of the small bowel due to an angiotensin-converting
enzyme inhibitor. J Clin Gastroenterology 2000; 31: 254-257. 2.
Angioedema. Aust Adv Drug Reactions Bull 1993; 12: 3. 3.
Angiotensin II receptor antagonists - new drugs with some old
problems and some new problems. Aust Adv Drug Reactions Bull
1999; 18: 2. 4. Howes LG, Tran D. Can angiotensin receptor
antagonists be used safely in patients with previous ACE
inhibitor-induced angioedema. Drug Safety 2002; 25: 73-76. 5.
Abdi R, et al. Angiotensin II receptor blocker-associated
angioedema: on the heels of ACE inhibitor angioedema.
Pharmacotherapy 2002; 22: 1173-1175.
Fonte: farmacovigilanza
Commento del sito:
La news affronta e ripropone un problema già noto da anni, ossia quello degli effetti collaterali
dei farmaci, riportati puntualmente nella loro scheda tecnica; poiché tali eventi avversi
sono prevedibili, in caso si verificasse realmente una reazione tipo quella dell'angiedema,
chi dovrebbe rispondere di tale evento dannoso? Il medico prescrittore o l'azienda produttrice o chi altro?
A parere dell'autore del sito l'unica responsabilità che potrebbe essere contestata al medico
prescrittore è l'eventuale omissione o insufficienza dell'anamnesi e della informazione al
paziente; ovviamente la storia clinica per allergopatie circoscrive il problema in un
contesto di tutt'altra portata e importanza, da vagliare caso per caso.
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