"Interventi di chirurgia estetica sbagliati: richiesta danni anche a distanza di anni
Cassazione , sez. III civile, sentenza 14.06.2005 n° 12747"
Danni per i "ritocchi" sbagliati del chirurgo? Non c'e' limite di tempo per ottenere
il risarcimento, nemmeno se la denuncia arriva più avanti negli anni.
Lo ha sancito la Corte di Cassazione che ha bocciato il ricorso presentato da un chirurgo
plastico della capitale, Aldo S., oppostosi al risarcimento accordato ad un suo paziente,
Gaetano P., per un'operazione lacunosa di lifting e blefaroplastica che gli causò una "invalidita" pemanente
calcolata al 10%. L'intervento era avvenuto nel 1978 ma il paziente aveva denunciato i fatti solo
quattro anni dopo, nel 1982. Per la Suprema Corte, la data della denuncia e'
del tutto inconferente per ottenere il risarcimento, visto che la "presenza di disformismi delle
cicatrici e dei problemi respiratori" si erano manifestati a posteriori. Gaetano P., si
era sottoposto nel '78 a lifting e a blefaroplastica, ma l'intervento aveva comportato un "deciso
peggioramento delle condizioni del paziente sia sotto il profilo estetico,
sia soprtattutto, dal punto di vista funzionale, con l'insorgenza di difficolta' respiratorie".
La denuncia del paziente arrivò quattro anni dopo ma venne comunque risarcito dalla Corte d'appello
di Roma, nel settembre 2000, con 8500 euro per il danno biologico e per il
danno morale conseguente alle conseguenze subite dopo i "ritocchi" chirurgici.
Fonte: Adnkronos
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