Viene riportato perché emblematico di non isolate ricorrenze reali
Agosto 2001
Una giovane paziente si accorgeva a livello dell'estremità dell'arto inferiore sx di un arrossamento
cutaneo repentino che evolveva in poco tempo in una tumefazione calda al tatto e dolorosa.
Si rivolgeva al pronto soccorso estivo per insorgenza di febbre elevata. Veniva consigliato ricovero in
ambiente medico, dove le venivano praticate le prime cure e diagnosticato un flemmone cutaneo. La paziente
chiedeva un consulto specialistico per il peggioramento clinico locale e generale nei giorni
di ricovero…veniva sottoposta a visita chirurgica che a sua volta consigliava consulenza
specialistica dermatologica e tampone cutaneo che non venivano eseguite (il nosocomio in cui
era ricoverata la paziente era sprovvisto di servizio dermatologico).
La paziente contestava da subito l'insufficiente counseling con i sanitari e la carente
informazione sulla sua malattia, nonché il mancato approfondimento diagnostico in ambiente idoneo,
circostanza che spinse i familiari alla dimissione volontaria della propria cara e a rivolgersi
ad ambienti appropriati per le malattie cutanee. Nel secondo ricovero, dopo i dovuti accertamenti
del caso, si procedeva a intervenire chirurgicamente per sopperire alla grave perdita di sostanza
inerente il tessuto cutaneo e sottocutaneo. Conseguiva la guarigione con esiti
discromico-cicatriziali dorso piede e parte inferiore gamba sx ed esiti discromici
in sede di prelievo per innesto.
Tra le ipotesi diagnostiche causali alternative alla
diagnosi morfologica di flemmone gangrenoso, sono da considerare, in rapporto al caso specifico,
l'eresipela e il pioderma gangrenoso.
Contenzioso
"... la paziente contesta l'operato dei sanitari del primo ricovero, non tanto per la competenza
professionale, che comunque era di ordine generico e non specialistico, ma per l'omissione delle
dovute informazioni sulla gravità della sua malattia, nella fattispecie "esteso flemmone gangrenoso", della
gamba sinistra, che se correttamente rese, le avrebbero consentito di rivolgersi presso ambienti
più qualificati … e scegliere terapie alternative più appropriate…"
Conclusioni
Contestata responsabilità professionale per carente informazione lesiva del diritto del paziente
all'autodeterminazione nelle scelte riferite alla particolare situazione clinica.