DEFINIZIONE
L'acido glicolico fa parte di un vasto gruppo di sostanze naturali chiamate alfa-idrossiacidi che sono acidi
organici, (idrossi-mono, di e tricarbossilici e chetoacidi) non tossici, di derivazione naturale (piante,
latte e frutta), la cui azione principale, se opportunamente dosati e tamponati, e' quella di rimuovere
ed eliminare gli strati di cellule morte che si accumulano sulla pelle e di stimolare le cellule del
derma dando ad essa un aspetto migliore rispetto al precedente che era opaco ed ispessito. Essi riducono
la coesione tra i corneociti, rimuovono quelli vecchi che si trovano negli strati piu' superficiali
dell'epidermide e stimolano la nascita di altri; in una sola parola rinnovano l'epidermide.
CLASSIFICAZIONE
A seconda della derivazione naturale abbiamo:
- da zucchero: deriva l'acido glicolico che e' il piu' importante alfa idrossiacido
- latte: deriva l'acido lattico
- mela: deriva l'acido malico
- uva: acido tartarico normalizzante la cheratinizzazione follicolare e tannico
- agrumi(specie limone): acido citrico e mandelico ad azione anche antibatterica
- birra: acido idrossicaprilico
- soja, grano e spinaci: acidi a catena lunga
- mele, frutta fermentata, aceto: acido piruvico (cheto-acido)
Alcuni di essi partecipano direttamente al metabolismo cellulare come l'acido lattico, che si produce specie
in occasione di sforzi fisici intensi e prolungati, l'acido piruvico e il citrico sono prodotti da
microorganismi, quali batteri, funghi, virus ed alghe. Gli alfaidrossiacidi partecipano a numerosi processi
cellulari quali la glicolisi, il ciclo di krebs, la maturazione del collagene attraverso l'inibizione della
collagenasi, l'attivazione dei precursori dei glicosaminoglicani, la biosintesi della serina e quindi, piu'
in generale, agiscono attivamente sui meccanismi che regolano il metabolismo energetico cellulare sia a livello
del cheratinocita che del fibroblasto.
ACIDO GLICOLICO
E' un farmaco-cosmetico o meglio un cosmeceutico ossia una sostanza che ha proprieta' intermedie tra un farmaco
e un cosmetico; da qui nasce la confusione su chi lo deve usare e in che modo con evidenti risvolti
medico-legali.
I dottori E.J. Van Scott e R.Yu del dipartimento di Dermatologia dello Skin e Cancer Hospital di PHILADELPHIA,
dopo lunghe indagini sull'azione degli AHA idrossiacidi sulla cute, iniziate nel 1974, hanno individuato
nell'acido glicolico quello piu' interessante, essendo la piu' piccola molecola tra gli alfa-idrossiacidi.
Essendo costituita da soli due atomi di carbonio penetra facilmente nell'epidermide, specie se veicolato
con glicole propilenico e quindi bene si adatta agli scopi dermatologici. Essendo una piccola molecola non da'
assolutamente allergie; puo' dare invece irritazioni anche notevoli se non ben usato su cute sensibile.
Le sue ridotte dimensioni molecolari gli consentono una sorta di facilita' penetrativa attraverso
l'epidermide, fino a ridosso dello strato superficiale del derma, cosi' da stimolare tutte o quasi tutte le
strutture cutanee, vascolarizzazione compresa. Purtroppo tale caratteristica è alla base anche di possibili
effetti collaterali cutanei che negli ultimi anni ne stanno limitando l'uso massivo a favore di altre molecole
similari meno "imprevedibili" e più efficaci.
Puo' essere impiegato con due modalita':
- in studio: sotto forma di peeling, a concentrazioni elevate e a PH basso, determinando esfoliazione
degli strati piu' superficiali dell'epidermide
- a domicilio: a basse concentrazioni sottoforma di creme, lozioni, soluzioni, gel con
lo scopo di ridurre l'adesività dei corneociti e quindi lo spessore del corneo
Formula chimica
CH2-OH.COOH
e' un acido debole, anche se bisogna stare attenti nell'uso per evitare dermatiti irritative.
Puo' essere usato in forma libera o tamponata. Libera e' di esclusivo uso medico perche' e' troppo aggressivo,
anche se efficace; Tamponato, con sostanza alcaline in opportuni rapporti, equivale ad un acido piu'
debole e quindi meno irritante e piu' "tranquillo", anche se meno efficace.
Storia
Sin dall'antichita, si narra che Cleopatra facesse bagni in vasche piene di latte d'asina ricco di acido
lattico che e' un'altro alfaidrossiacido che le provocava una sorta di peeling naturale al corpo. Fra i
Romani e piu' tardi alle corti di Francia era costume farsi impacchi di vino vecchio per l'alto contenuto
in acido tartarico che e' un altro alfa idrossiacido.
CENNI DI BIOCHIMICA
Per capire bene le azioni dell'acido glicolico dobbiamo accennare a due concetti biochimici di base, cioe'
al PH e alla concentrazione della sostanza.
Che cosa è il PH
E' un numero che indica il grado di acidita' o alcalinita' di una sostanza e va da 0 a 14; da 0 a 7 una
sostanza e' acida; 7 e' neutra; da 7 a 14 e' alcalina o basica.
La nostra pelle e' leggermente acida con PH intorno a 5,5. Il ph compreso tra 3 e 0.5, stimola l'epidermal
grow factor ossia il fattore che rinnova le cellule dell'epidermide (turn-over).
Questo significa che solo un peeling al 50 o al 70% puo' essere di aiuto nel ringiovanire la pelle,
poiche' a queste concentrazioni si ha un PH tra 3 e 0.5; le creme invece avendo un PH non molto basso,
intorno a 5 o 4 servirebbero solo a preparare la pelle al peeling. L'acido glicolico piu' e' acido e
piu agisce, ma nello stesso momento piu' irrita e arrossa la pelle dandole una sensazione urente;
il massimo grado di acidità che si puo' avere è 0.7, che praticamente corrisponde all'acidità del
glicolico libero.
- Ph vicino a 0.7: glicolico libero
- Ph intorno a 2: glicolico parzialmente tamponato
- Ph intorno a 4: glicolico totalmente tamponato
Che cosa è la concentrazione
E' il quantitativo di sostanza attiva (soluto) presente in un mezzo disperdente (solvente); circa
l'acido glicolico, le sue concentrazioni variano a seconda dell'uso che se ne vuole fare.
Esistono:
- concentrazioni bassissime che vanno dall'1% al 4% con proprieta' solo idratanti;
- concentrazioni basse dal 5 al 15 %: proprieta' idratanti e leviganti, ottimali per preparare
a casa la pelle ai fini successivi del peeling in studio e per mantenere i risultati nella
fase post-peeling;
- concentrazioni medie dal 18 al 30%: proprietà blandamente antiinvecchiamento e antirughe;
- concentrazioni alte fino al 70%: proprieta' ringiovanenti perche' si aggiunge la stimolazione
dermica e proprieta'medico-terapeutiche;
Per l'uso medico
a domicilio:
- fino al 15% è consigliabile usarlo al viso e collo
- fino al 30% a livello del corpo.
in studio:
- prodotti dal 50 al 70% in associazione o meno ad altre sostanze dermo-funzionali.
ad alte concentrazioni l' azione del glicolico e' piu' energica ma poco maneggevole e deve essere
controllata da personale qualificato, per non incorrere alla comparsa di spiacevoli effetti collaterali
e ancor più spiacevoli dimostranze della paziente delusa dal trattamento.
Per l'uso non medico
è consigliabile far usare a casa prodotti con acido glicolico fino all'8% e in studio fino al 30-40%
in forma tamponata. Un prodotto con basse concentrazioni e ph alto è poco efficace ma meno irritante,
piu' sicuro e senza effetti collaterali.
CRITERI DI EFFICACIA DELL'ACIDO GLICOLICO
- Concentrazione
- PH
- Tempo di posa del peeling fino alla comparsa di arrossamento
- Biotipologia cutanea (i fototipi chiari hanno la cute più sensibile)
- Zona di applicazione: applicarlo sulla fronte a sul corpo non e' la stessa cosa che applicarlo
in zona subpalpebrale o naso geniena
- Pretrattamento con acido glicolico a basse concentrazioni (uniforma il ph cutaneo)
- Tipo di detersione e grassaggio (superficiale o profonda) e mezzo di detersione o applicazione:
soluzioni lavanti cheratolitiche, acetone, alcol, benzina, acqua .
- Metodo e modalita' di applicazione: pennello (senza premere ma solo veloce passata), guanto in lattice,
cotton fioc (su zone limitate (intorno agli occhi e su verruche)
- Tipo di glicolico usato
- Quantita' di sostanza usata
- Numero di sedute
AZIONI
Sono molteplici e dipendono essenzialmente dalla sua concentrazione, dal suo PH, dalla sua forma libera,
ossia immediatamente biodisponibile.Nel suo impiego l'acido glicolico viene diluito con concentrazione
variabile a seconda del tipo di pelle su cui lo si usa, del problema da affrontare e del tempo di esposizione;
piu' esso aumenta e maggiore è l'incisivita' del peeling. Mentre a basse concentrazioni l'acido glicolico
puo' essere usato tranquillamente da un paziente che desidera un effetto peeling blando e superficiale.
A livello epidermico (superficiale) a basse concentrazioni:
azione esfoliante per riduzione della coesione tra i corneociti con conseguente assottigliamento dello strato
corneo. Tale effetto si ha perché si riducono le cariche elettriche negative esistenti nel cemento
intercorneocitario e rottura dei legami ionici esistenti fra i cheratinociti cornei con distruzione
dei legami dei desmosomi a livello profondo. Il pizzicore e l'arrossamento che si hanno con l'uso del glicolico
sono la conseguenza di tali azioni.
L'acido salicilico, invece, rompe i corneociti (cheratolitico puro) e il retinoico i desmosomi superficiali.
Gli effetti consistono in un miglioramento del processo desquamativo cutaneo e precisamente aumento della
fisiologica eliminazione del corneo disgiunto (cellule ormai morte responsabili dell'opacita' e ruvidezza
della pelle, con riduzione dello spessore corneo. La pelle assume un aspetto piu' fresco e luminoso e
permette alle nuove cellule del germinativo di prendere il posto delle vecchie (aumento del ricambio cellulare);
esse si dispongono in modo piu' ordinato ed omogeneo, senza accumuli di melanina o irregolarita' di superficie
(azione anti-aging superficiale).
A livello epidermico (superficiale) ad alte concentrazioni:
si produce cherato-epidermolisi con necrosi delle cellule superficiali, scollamento e rimozione di esse e
sostituzione con cellule nuove provenienti dallo strato basale e miglioramento delle piccole cicatrici.
In sintesi, l'acido glicolico a livello cutaneo superficiale produce un rinnovamento cellulare accelerato,
pero' bisogna capire quando e' il momento giusto per neutralizzarlo, altrimenti se si tiene troppo poco non
funziona e se molto causa danni alla pelle.
A livello dermico (profondo)::
esso va a interagire con i vasi sanguigni che si dilatano e la pelle si arrossa; e' questo il momento in cui
neutralizzare.
- aumenta la riproduzione e l'attivita' fibroblastica specie in relazione alla produzione di
idrossiprolina e glucosaminoglicani il cui turnover risulta aumentato con miglioramento dell'idratatazione
cutanea
- stimola indirettamente la biosintesi del collagene attraverso un aumento di sintesi di vit.C.
Aumentano così quali-quantitativamente le fibre collagene ed elastiche e lo spessore del derma
- migliora la circolazione dermica mediante una vasodilatazione con maggiori scambi nutritivi
- aumento del trofismo dermico
INDICAZIONI
di applicazione del programma di cura con acido glicolico
a livello del viso:
- invecchiamento della pelle
- danni solari e cheratosi solari
- acne
- secchezza della pelle
- macchie cutanee scure ed irregolarita' del pigmento
- esiti cicatriziali lievi,specie di acne
- verruche piane giovanili
a livello del corpo, a concentrazioni piu' alte:
- ipercheratosi,ispessimenti della pelle, callosita' e discheratosi multiple
- smagliature
- ittiosi
- iperpigmentazioni
- lentigo solare
- piccoli xantelasmi (indicazione insolità in chi non vuole sottoporsi a trattamenti piu' appropriati)
INVECCHIAMENTO
Il peeling rientra nel programma medico di ringiovanimento della pelle che ha come scopo:
- migliorare l'aspetto generale della pelle del viso,la sua struttura e tessitura
- dare una pelle piu' pulita, piu' morbida, piu' idratata, piu' luminosa e piu' colorita
- curare il rilassamento cutaneo, dando piu' tono alla pelle
- migliorare le irregolarita' della superficie cutanea e l'aspetto poichilodermico
- combattere le rughe: quelle molto superficiali o sottili si distendono e si appianano, mentre le rughe
di media profondità si ammorbidiscono. Le rughe profonde, in base all'esperienza personale, non rispondono
ai trattamenti con glicolico.
Il peeling con ACIDO GLICOLICO
Il peeling con acido glicolico e' un peeling superficiale che consiste essenzialmente nella rimozione rapida
e controllata delle cellule superficiali della pelle e nella stimolazione del derma che consente di rinnovare
la pelle, combattere rughe e smagliature e favorire la penetrazione di altre sostanze eventualmente associate.
La rimozione delle cellule morte e la stimolazione del derma danno inizio alla ricostruzione della pelle che
assume un aspetto nettamente migliore; non richiede periodi di convalescenza, al contrario del tricloroacetico,
tranne l'accortezza di non esporsi subito al sole.(precauzione molto importante che deve essere sempre
consigliata dal medico, pena la sua responsabilità contrattuale civile per colpa lieve, perché si può avere
iperpigmentazione insieme ad altri effetti non desiderati con possibili risvolti medico-legali, fortunatamente
per lo più limitati a postumi transeunti.
In base all'esperienza personale, gli eventuali danni cutanei, da complicanze per uso incongruo di ac.
glicolico, non persistono oltre i sei mesi di tempo.
Dott. Valerio Cirfera
Specialista in Dermatologia e Venereologia a Lecce
Perfezionato in Valutazione del Danno alla Persona in Medicina Legale e delle Assicurazioni
|